Il progetto è ancora in fase sperimentale e solo tra qualche mese potranno essere raccolti i primi feedback
Si chiama
Collaborative Parking e nasce con un obiettivo molto preciso: agevolare gli automobilisti nella ricerca di posti liberi in città o all'interno delle vaste aree di parcheggio, anche quelle disposte su più livelli. L'idea nasce da uno studio condotto dagli analisti di Ford nel Regno Unito: è stato calcolato che gli automobilisti trascorrono mediamente più di un giorno all'anno nella ricerca di parcheggi liberi. Oltre al tempo “sprecato”, si aggiunge lo stress che, come è noto, può essere causa di nervosismo e di incidenti più o meno gravi.
Come funziona la tecnologia Collaborative Parking: attraverso una mappa “crowd-sourced” l'automobilista può individuare facilmente il parcheggio libero più vicino, evitando di girare a vuoto. La mappa si aggiorna costantemente attraverso i sensori di parcheggio delle auto che utilizzano il sistema. "Comprendiamo bene quanto tempo vada sprecato e quanto stress siano causati dalla ricerca continua di parcheggi, in città", ha dichiarato Christian Ress, Supervisor, Automated Driving Europe, Ford Research e Advanced Engineering. "L'intento della nostra sperimentazione è quello di restituire quel tempo ai conducenti, aiutandoli a godersi i momenti trascorsi in automobile affinché siano più felici e più efficienti".
Non è la prima volta che Ford sperimenta nuove soluzioni per migliorare la mobilità: alcuni mesi fa, la casa automobilistica ha contribuito alla realizzazione del
Emergency Vehicle Warning, dispositivo capace di avvisare gli automobilisti sulla localizzazione e la distanza di un veicolo di soccorso in arrivo, permettendogli di accostarsi sulla strada in modo più sicuro e aiutare polizia, ambulanze e vigili del fuoco a raggiungere più rapidamente le destinazioni dell’intervento di soccorso.